Fin dall’alba dei tempi l’uomo ha sentito la necessità di lasciare una testimonianza del proprio passaggio in questa vita terrena. Il desiderio di essere ricordati ha motivato, ognuno a suo modo, a realizzare qualcosa che possa essere tramandato ad altri. Gli eroi lo hanno fatto con epiche imprese, re e imperatori con guerre e conquiste, artisti e poeti con opere d’arte e scritti. La forma è stata il mezzo usato per mandare un messaggio ai posteri. Anche i più umili hanno tentato di lasciare un segno. Spesso segni incisi sulla roccia. Ed è proprio alla ricerca di questi segni che si sono messi Giancarlo Sani e David Bonaventuri. Sono segni incisi sulle pietre, intere pagine di vita di uomini e donne di varie epoche che conducevano una vita rurale, di pastorizia. Segni che, analizzati uno ad uno, ci forniscono nomi, date, disegni e che ci svelano particolari fugaci del mondo dei pastori: uomini costretti alla solitudine ma, per questo, decisi a dichiarare la propria identità, le loro credenze, la loro religione, il proprio saper scrivere… la volontà di essere ricordati.
Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà.
– Bernardo da Chiaravalle
Giancarlo Sani, ricercatore del Comitato Scientifico CAI Toscana. Da molti anni si dedica allo studio dei segni dell’uomo in ambiente montano, in particolare alla ricerca, censimento e studio delle incisioni rupestri presenti in Toscana. Ha al suo attivo numerosi articoli a carattere divulgativo e scientifico. Alcuni suoi lavori sono stati presentati a convegni internazionali e simposi sull’arte rupestre.
David Bonaventuri, fotografo paesaggista e photo reporter sportivo. Da alcuni anni si è appassionato alle incisioni rupestri della sua amata Val di Lima. Membro del Centro Arte Rupestre Toscano, segretario della Pro Loco Bagni di Lucca e responsabile fotografico del Progetto Val di Lima si dedica alla valorizzazione del patrimonio naturale dell’Appennino Lucchese in collaborazione con diversi enti.

